Gazzetta del sud
Francesco Celi
Messina- Messaggio ...Ricevuto. Che più forte e più chiaro non si può. Nanni Ricevuto, 67 anni a ottobre, originario di Salemi ma messinese da sempre, sull'onda di un plebiscito che finirà per lanciarlo oltre il 75% dei consensi – i dati non sono definitivi quando andiamo in stampa – è il nuovo presidente della Provincia regionale di Messina. Un successo straordinario, che va al di là di ogni più ottimistica previsione. Ultimo approdo di una lunga e prestigiosa carriera politica che qualcuno un po' forse troppo frettolosamente riteneva fosse giunta al capolinea, Ricevuto otterrà da Turi Leonardi le consegne per assurgere all'unico ruolo – davvero l'unico – che ancora non aveva ricoperto nei diversi ambiti istituzionali che lo hanno visto impegnato.
Consigliere comunale nel '75, assessore al Decentramento prima e all'Urbanistica poi, senatore per due legislature ('87 e '92), deputato regionale nel '96, consigliere provinciale nel '98, assessore regionale all'Industria nel '99. Di fatto numero 2 del Psi negli anni ruggenti del craxismo, sotto la guida del leader locale e più volte ministro Nicola Capria, Nanni Ricevuto nel 2004 abbandona ciò che resta del "garofano" a un destino di diaspore che fatalmente si consuma e aderisce a Forza Italia. Percorso che nel 2003 registra una svolta: Nanni "minaccia" di candidarsi a sindaco in alternativa a Peppino Buzzanca (Cdl) e ad Antonio Saitta (Ulivo), ma nel centrodestra si finirà per trovare i temi opportuni di interlocuzione e Ricevuto rientra fra i ranghi. Sposa le idee forziste e nel 2004 Berlusconi, dando seguito a un impegno, lo nomina sottosegretario ai Trasporti: pochi mesi e diventa viceministro per la Ricerca scientifica. Ma presto si va a nuove elezioni: Ricevuto, nel 2006, si candida alle spalle del capo supremo del centrodestra in Abruzzo e diventa così deputato della Repubblica.Si arriva ai nostri giorni. A "Nanni" si chiede di non tornare a Roma. Cicchitto e Schifani gli prospettano la possibilità di correre per la presidenza della Provincia: Gianpiero D'Alia (Udc) è il primo sponsor locale, Buzzanca, Nania, Stagno d'Alcontres e Beninati fanno quadrato attorno alla scelta che prevede il ticket con Buzzanca e anche il tavolo regionale alla fine dovrà prenderne atto. Ricevuto spicca il volo: oltre il 75% dei suffragi con il 70 per cento circa delle sezioni scrutinate. Nel collegio di Barcellona Milazzo supera l'80% così come nel Taorminese; nei due collegi cittadini il dato si ferma – si fa per dire – al 70% o poco meno dei consensi. Il suo braccio destro, come vicepresidente, sarà una donna: Daniela Bruno, ex aennina transitata tra i lombardiani del Mpa. Paolo Siracusano, candidato di Pd, IdV e Verdi, crolla al di là anche dei più pessimistici presagi: meno del 20% in provincia, intorno al 30% a Messina. Nei quattro collegi provinciali è una Caporetto solo in parte alleviata dalla "tenuta" nel capoluogo. Depotenziato delle liste che portavano il suo nome, e che ospitavano ex diessini, sindacalisti, ambientalisti ed esponenti della società civile, Siracusano non poteva fare di più: inutili i suoi appelli al voto disgiunto. Ogni altra analisi è rinviata a domani. Briciole per i restanti due contendenti: Santì La Rosa (Pdci e Prc) 2%; Giuseppe Scalisi di Forza Nuova 0,50%.
Notte azzurra per Nanni: «Ora facciamo il Ponte e rendiamo più ricca questa provincia, sviluppando di pari passo le altre infrastrutture, puntando sul turismo e sulle mille risorse di una terra meravigliosa come poche». Vedremo
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/17/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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