Gli studenti hanno incontrato Giovanna Taviani

Gli studenti hanno incontrato Giovanna Taviani Michele Merenda SALINA – Lo spirito del SalinaDocFest continua a far sentire la sua presenza nell’isola più verde delle Eolie anche dopo il 23 settembre, giorno di chiusura dell’edizione speciale “Esercizi di Resistenza - Quale Futuro?”. Sulla scia del gran successo di pubblico (una delle edizioni più seguite), Giovanna Taviani, ideatrice e direttrice del festival del cinema documentario a Salina, venerdì 28 ha incontrato nel Centro congressi di Malfa i ragazzi della scuola media e gli alunni del triennio dell’Istituto “Isa Conti” di Lipari. Un incontro previsto poco prima dell’inizio del festival, poi rimandato a causa dell’alluvione che in quei giorni ha flagellato proprio il territorio liparese. Dopo aver parlato dei rudimenti del cinema, la Taviani ha mostrato ai giovani spettatori il video didattico “Il linguaggio cinematografico” (Palumbo editore, 1998), realizzato proprio per le scuole con la regia di Francesco Munzi. In questo particolare ed esauriente documento visivo, in cui si fa una buona sintesi sulla storia del cinema e sulle principali tecniche del settore, l’autrice di “Fughe e Approdi” era stata la voce narrante, autrice del soggetto e sceneggiatrice. «In quel periodo – ci ha spiegato la direttrice del festival – stavo facendo il dottorato in letteratura contemporanea. È stato mentre realizzavamo quel video che ho capito cosa volevo davvero fare nella vita. Questo incontro con i ragazzi mi era stato chiesto da Luciano Sangiolo (ex insegnate di Salina – N.d.A.) ed ho subito chiarito loro che il cinema è una cosa seria. Con tutto il rispetto per il cinema che fa ridere in maniera molto semplice, che definirei di “evasione”, esiste anche una tipologia fatta da coloro che realmente volevano cambiare il mondo. Pensiamo al neo-realismo italiano, grazie al quale siamo venuti a conoscenza di tante situazioni accadute nel nostro Paese. Insomma, un qualcosa che, al contrario, “invade” lo spettatore. E poi il cinema è linguaggio, presenta uno specificum vero e proprio. Oggi – ha poi aggiunto – il cinema italiano è un insieme di elementi documentaristici ed elementi di finzione; nei documentari abbiamo storie vere rappresentate con attori non professionisti, ma nel cinema attuale le differenziazioni tendono a fondersi tra loro». Nel dibattito seguito dopo il video la regista figlia d’arte (il padre è Vittorio Taviani) ha parlato del montaggio del film come intreccio narrativo, da lei visto come quello “scontro” di cui parlava il maestro Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, e della colonna sonora che risulta alla fine essere vero e proprio personaggio in un documento visivo. I ragazzi sono stati accompagnati dai docenti Giacomo Montecristo, Rosita Pavone, Giovanna Buscemi, Caterina Mammana e Maria Antonietta Drago. È poi intervenuta la dirigente dell’Istituto di Lipari, Tommasa Basile, che si è dichiarata entusiasta dell’iniziativa. «Oggi sono davvero molto contenta – ha detto la dirigente –, io sono cresciuta col cinema che è sicuramente cultura; una cultura grandissima, perché non ha limiti. In questo tipo di iniziativa vi trovo grande interesse ed emozione, soprattutto nel vedere i ragazzi coinvolti. Il cinema – ha concluso – suggella tramite le immagini ciò che si studia sui libri». (nella foto: Giovanna Taviani con gli alunni di Salina e Lipari)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/28/2012

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