Pavone si offre di far da Cicerone a Coppolina

Pavone si offre di far da Cicerone a Coppolina Riceviamo da Bartolo Pavone e pubblichiamo ricordandogli che...esistono i telefoni Carissimo Direttore, mi consenta tramite il suo sito di scrivere quattro righe al mio caro amico “ Salvatore detto “Toto’-Turiddu" Coppolina ( Nella foto) , perché mi risulta un accanito lettore del sito e, perché per motivi di lavoro è difficile incontrarsi (insegno a Quattropani). Mi permetto questa nota perché nutro verso questo grandissimo amico grande stima e affetto. “ Caro Salvatore, l’altra mattina mentre parlavo con un mio collega a Lipari, sei passato velocemente, mormorando cose di cui non sono riuscito a capire bene il significato. Ho chiesto al mio collega, il quale mi ha riferito che gli è sembrato di capire frasi "incomprensibili" ma di natura politica . Caro Totò, tu sai che politicamente, io stravedo per te, pero’ la mattina sono a scuola a Quattropani. Puoi darmi la gioia di conoscere i contenuti di quelle frasi ? Possiamo vederci nel pomeriggio? Una cosa però ho notato, almeno fino a prova contraria, che sei amareggiato! Sei dimagrito; dimmi che posso fare? Ho pensato di invitarti a venire con me, naturalmente se libero dai tuoi impegni di lavoro, quando andrò a breve a Palermo per delle riunioni all’Ars oppure in Assessorato Pubblica Istruzione. Ti farò vedere: La Sala Rossa, dove si riuniscono i grandi della politica e dove si discutono problematiche di vario genere riguardante la nostra regione; ti farò fare un giro all’interno del Palazzo dei Normanni, però mi devi promettere che parli piano e di non gridare perché “ Ni iettano fora“; dimmi tu dove trovi un amico così affettuoso e disponibile. Ah! Dimenticavo paghi tu, non voglio che pagando io e ti arrabbi. In attesa di un gradito incontro, ti mando un grosso bacione sia come amico e sia come uno dei più grandi politici esistenti nella nostra comunità eoliana che ha dimostrato con fatti di possedere tantissima attendibilità e tantissimi voti di opinione, solo però non mi hai dato la gioia di vederti candidato. Perché? Bartolo Pavone

a cura di Peppe Paino