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Si è conclusa dopo 5 giorni l´udienza per l´incidente probatorio sulla scatola nera della nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso all´Isola del Giglio. L´udienza, presieduta dal gip Valeria Montesarchio, è iniziata lunedì scorso e si è conclusa soltanto giorno 19 al teatro Moderno di Grosseto adibito per l´occasione ad aula di tribunale, considerato il gran numero di avvocati, indagati, periti e parti civili. Tra questi non è mancata la presenza di due nostri concittadini: sono il secondo ufficiale in affiancamento Salvatore Ursino ed il suo avvocato Antonio Langher che lo segue scrupolosamente fin dalle prime fasi delle indagini. Grande gioia e soddisfazione da parte di entrambi per l´operato degli inquirenti che a seguito delle dichiarazioni rese hanno alleggerito più di ogni altra la posizione dell´indagato Ursino. Sta emergendo, infatti, l´assoluta estraneità del giovane ventisettenne messinese che, come è stato sottolineato più volte nelle udienze degli scorsi giorni, in quel momento non era in servizio di guardia. Il suo legale, l´avvocato Langher, si è così espresso con i giornalisti che lo hanno intervistato all´uscita dal teatro di Grosseto « il mio assistito stava effettuando un tirocinio e non aveva incarichi ufficiali. Tutto questo è stato sancito dall’ammiraglio Cavo Dragone, uno dei periti del gip Valeria Montesarchio. Ma nonostante ciò Ursino non è stato a guardare, si è anzi attivato per far sbarcare i passeggeri sulle scialuppe solo di sua iniziativa». Il terzo ufficiale in affiancamento, che si trovava in plancia al momento dell’impatto, secondo quanto confermato dalla perizia dell´ammiraglio Dragone, avrebbe avvertito per ben due volte il comandante del pericolo imminente urlando la frase «Siamo impegnati a sinistra, comandante siamo impegnati a sinistra».
L´ufficiale «tirocinante» e senza incarichi specifici, in quelle ore concitate da spettatore interessato, ha poi prestato aiuto e soccorsi ai passeggeri della Concordia scendendo tra gli ultimi dalla nave. Buone notizie dunque per il nostro concittadino e per il suo avvocato ai quali adesso non resta che attendere il termine delle indagini preliminari.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/21/2012
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