Roma ed il suo Tevere raccontate in due mostre

Roma ed il suo Tevere raccontate in due mostre Il legame profondo e originario tra Roma e il Tevere ed il tratto di mare dove sbocca, viene indagato da due mostre, una sul litorale romano, ad Ostia, l’altra nel cuore storico della città, a Trastevere. Oltre la bocca del fiume… il mare è la mostra ospitata, da venerdì 28 giugno a domenica 29 settembre, nel nuovo centro espositivo Exp’Ostia, una collettiva con quarantacinque opere di nove illustratori professionisti, molti dei quali lavorano prevalentemente nell’editoria per l’infanzia sia in Italia che all’estero. Il nome dell’esposizione rende omaggio al territorio in cui si svolge, che prende il nome dal latino Ostium, ossia “foce del fiume”, quindi sbocco verso il mare. I disegni dialogano con la letteratura che ci parla del mare e dei viaggi reali e fantastici. L’iniziativa è arricchita da visite guidate, letture animate, spettacoli teatrali, tre laboratori con i bambini, un appuntamento con i ragazzi sull’arte muraria e un approfondimento sulle tecniche di ideazione di un’illustrazione. Uno spazio all’interno di Exp’Ostia ospita i lavori realizzati dai giovani artisti; un’altra postazione è riservata alla Biblioteca per ragazzi “Elsa Morante”, che mette a disposizione libri sul tema. Ai lavori più significativi sarà data visibilità nello spazio espositivo e sul blog. Il ruolo del fiume nella costruzione plurimillenaria della città - sorta ai piedi del Palatino accanto alle acque del fiume - e soprattutto nella sua modernizzazione - è al centro della mostra documentale Roma attraversa il Tevere, al Museo di Roma in Trastevere fino al 6 ottobre. Esposti circa quaranta pannelli che contrappongono alle architetture più importanti della Roma post unitaria, riproduzioni di incisioni e dipinti che illustrano le trasformazioni del panorama architettonico e urbanistico della città. Alcune incisioni del ‘700, in particolare di Giuseppe Vasi e il Porto di Ripetta di Alessandro Specchi, si alternano a molte opere dei pittori della Scuola Romana, Antonio Donghi, Giulio Aristide Sartorio e Mario Mafai, rendendo evidenti i cambiamenti successivi alla costruzione dei muraglioni di contenimento del fiume, iniziata nel 1876 e conclusasi nel 1926. I muraglioni hanno salvato Roma dalle frequenti inondazioni, ma le hanno fatto perdere il rapporto con l’acqua. Di contro con le demolizioni degli edifici sulle sponde del fiume si forma uno spazio vuoto dove far passare tutti gli impianti di cui le moderne tecnologie hanno bisogno: condutture elettriche, gasdotti, collettori, condotte di smaltimento delle piene. Oggi altre trasformazioni attendono della essere realizzate per ripensare il nuovo rapporto tra la città e l’acqua e progettare nuovi aspetti di vita capitolina. Roma attraversa il Tevere è articolata in due sezioni parallele che guardano alle trasformazioni del territorio lungo le rive del Tevere fino a Ostia. Fino al 29 settembre e al 6 ottobre.

a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 7/18/2013

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