David LaChappelle. Dopo il diluvio

David LaChappelle. Dopo il diluvio


Dopo di lui il diluvio. Si intitola "David LaChapelle, After the Deluge" la retrospettiva dedicata al grande fotografo e artista americano a Palazzo delle Esposizioni fino al 13 settembre. Perché questo titolo? La mostra raccoglie soprattutto i lavori che La Chapelle ha realizzato dopo il 2006, anno spartiacque della sua produzione artistica. Nove anni fa  infatti l'autore ha firmato la monumentale serie The Deluge, ispirata all'affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina: opera creata, a differenza delle altre commissionate per pubblicità, per essere esposta in un museo. Dopo quindici anni torna nella capitale il grande artista, per cui Roma ha un enorme significato. Dopo The Deluge la produzione del fotografo americano, ex virtuoso del kitsch, si orienta verso altre direzioni estetiche e concettuali. E dopo aver spinto la sua estetica fino al limite, nel 2006 è uscito di scena, ritirandosi su un’isola deserta. La mostra romana, che conta oltre un centinaio di opere  -  alcune grandissime, sette metri per due, alcune conosciutissime, altre totalmente inedite, altre per la prima volta in un museo  - presentano al pubblico il David LaChapelle più conosciuto e riconoscibile, il più amato, il più barocco, il più pop, il più stravagante, il più estremo nell’uso dei colori e nello stile delle composizioni, dove l'eccesso è mitigato dall'ironia. "C'è stato un tempo in cui lavoravo per le riviste di moda e c'era libertà perché non ci si aspettava molto da quel genere di foto  -  racconta oggi l'ex ragazzo prodigio che a 17 anni fu lanciato da Andy Warhol su Interview  -  Alcuni erano solo scatti di evasione, con una dose di humour, ma poi, quando ho cominciato a esporre nelle gallerie mi sono reso conto che ci si aspettava di più da queste foto. Così ho voluto avere un dialogo più profondo con la gente che le guardava". In mostra anche una raccolta di opere prodotte fra il 1995 e il 2005: scene di ispirazione surrealista basate su temi religiosi, citazioni di capolavori della storia dell'arte, ma soprattutto ritratti di celebrities del mondo della musica, del cinema, e della moda: "Nel mondo della moda sono sempre stato un outsider, ma facevo venire bene le persone, per questo ho fatto carriera", ha raccontato l'artista. La mostra ospita pure una rassegna di filmati di backstage dei diversi set. Ricordiamo che LaChapelle è regista di video musicali per star del calibro di Elton John, Jennifer Lopez e Amy Winehouse. Fino al 13 settembre a Palazzo delle Esposizioni.

di Daniela Bruzzone
 



Data notizia: 5/27/2015

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David LaChappelle - diluvio - opere - Roma - mostra - regista -



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