Gazzetta del Sud
PALERMO- «L'attività dei servizi aggiuntivi nel settore dei beni culturali, fortemente voluta dalla legge Ronchey e dal codice Urbani, può svolgere appieno la sua efficacia a condizione di un migliore coordinamento fra le forze in campo, ovvero dipartimento Beni Culturali, Soprintendenze e concessionari, con il contestuale coinvolgimento dell'assessorato al turismo». Lo dice l'assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro commentando le polemiche di questi giorni sulla fruizione dei monumenti siciliani.«Si tratta di un coordinamento – sottolinea Antinoro – fin qui mai posto in essere. In tal senso, d'intesa con l'assessore al Turismo, sto attivando appositi e innovativi rapporti funzionali anche tramite la costituzione di comuni strutture operative».«Fin dall'atto del mio insediamento – continua – sono impegnato ad assicurare, nel periodo di maggiore afflusso turistico, la più ampia fruizione dei siti monumentali e archeologici, pur in presenza di ormai prolungati problemi di gestione dei rapporti con i concessionari di servizi aggiuntivi. Lo scopo finale è evitare possibili danni alla Regione tanto in termini di immagine, quanto in termini di ritorno economico». «L'attività che si sta ponendo in essere - conclude Antinoro – è tesa al raggiungimento di una soluzione radicale e duratura anche tramite nuovi bandi di gara in ossequio a quanto deliberato dalla Giunta».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/19/2008
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