Scarcerato il presunto " basista"

Scarcerato il presunto " basista" Lipari- Torna in libertà il bancario della filiale dell'Antonveneta di Lipari, Giacomo Sparaco, 30 anni, originario di Corleone, indicato dalla forze dell'ordine come basista della banda che venerdì scorso ha rapinato tutti i 390 mila euro custoditi nel caveau dell'agenzia per essere destinati ai 5 bancomat dislocati nelle Eolie che ogni fine settimana vengono riforniti di denaro. Il gip del tribunale di Palermo non ha convalidato il fermo di Polizia giudiziaria ritenendo, sulla base degli elementi in possesso, che non vi siano "pericoli di fuga" o di " occultamento delle prove". In sostanza gli elementi portati a conoscenza del giudice che doveva decidere sulla convalida del fermo non sono stati giudicati sufficienti, tanto da far scattare l'immediata scarcerazione. Il giudice- precisano gli inquirenti- doveva pronunciarsi solo sul fermo di Polizia giudiziaria. Nei confronti del bancario che resta comunque indagato di concorso in rapina aggravata, non era stata richiesta infatti l'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Cosa che invece era stata fatta per i tre componenti della banda che restano rinchiusi a Gazzi. Intanto il magistrato della Procura di Barcellona Michele Martorelli, che coordina le indagini della Guardia di Finanza della compagnia di Milazzo e della tenenza di Lipari, al comando del capitano Danilo Persano oltre al prezioso lavoro degli uomini del Gico di Palermo, sta ancora lavorando sugli elementi raccolti nel corso di questo primo squarcio d'indagine. I legali del bancario per il momento non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in attesa che sulla vicenda sia faccia piena luce. Nessuna traccia intanto dei 25 mila euro in tagli da 500 euro mancanti dal totale del bottino che ammonta a 390 mila euro. A tal proposito va ricordato che i militari della Guardia di Finanza hanno riconsegnato al'Antonveneta 365 mila e 765 euro. Sono stati- come dicevamo- tutti convalidati i fermi di Polizia giudiziaria nei confronti degli altri tre indagati indicati come i componenti della banda, due entrati in azione e uno il palo che ha rapinato il bottino e sequestrato personale e clientela della banca. Il Gip Marisa Salvo, oltre a convalidare l'arresto, ha anche emesso- così come richiesto dal pm Michele Martorelli- ordinanza di custodia cautelare in carcere per Francesco Paolo Rubino 31 anni, per il cognato di questi Sergio Giannone 41 anni e per Giovanni Battista Lo Nigro 30 anni. Quest'ultimo intercettato dal Gico e pedinato dai Carabinieri dopo aver trascorso una giornata nascosto in casa, nel pomeriggio di venerdì aveva intuito che qualcuno lo stava cercando e si è imbarcarto dal porto di Marina corta su un barcone diretto a Salina. I militari dell'arma, a bordo di un gommone lo hanno bloccato al rientro dall'escursione, esattamente al largo della Pietra del bagno. Lo Nigro alla vista dei Carabinieri- secondo il racconto di alcuni testimoni- avrebbe salutato i turisti dicendo: " Vi lascio qui, me ne vado con un mezzo più veloce".

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/19/2007

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