Abuso edilizio nella penisoletta del Purgatorio

Abuso edilizio nella penisoletta del Purgatorio Lipari- Lettera di Legambiente a Mariano Bruno Sindaco di Lipari; all’Assessore Regionale Beni Culturali Servizio Tutela ed Acquisizioni; Assessore Regionale Territorio ed Ambiente; Sovrintendenza Belle Arti Messina e alla Procura della Repubblica Barcellona. Il testo: Gent.li Signori, abbiamo avuto modo di appurare che i lavori di ristrutturazione ( risalenti al 2005) della Ex Casa della sanità o Ufficio del Porto, ubicata sulla Penisoletta delle “Anime del Purgatorio” in Lipari, hanno stravolto, tipologicamente, una struttura di interesse storico ed unico esemplare di edilizia portuale risalente ai primi ‘900, permettendo, altresì, la demolizione di un vano e adibendo l’area ricavata a terrazzino. Stando alle valenze storiche dell’edificio, antica sede dell’attività marittima locale, si ritiene che tale interventi, rappresentino un’abuso edilizio in base alla normativa vigente. La presente, oltre a denunciare l’accaduto, serve a chiedere alle Signorie Vostre, nei limiti delle proprie competenze, di valutare lo stato dei lavori eseguiti, nella visione di quanto è stato alterato (speriamo non irrimediabilmente), da chi, a che titolo e con quali autorizzazioni e - nel caso - chiedere il ripristino in base al prospetto precedente i lavori. L’isolotto delle Anime del Purgatorio, collegato successivamente tramite un ponticello all’adiacente Piazza Ugo di S.Onofrio (Marina Corta), è uno tra i più belli e caratteristici luoghi del mediterraneo. Anticamente, l’isolotto delle Anime del Purgatorio, rappresentava una replica simbolica dell’isola di Vulcano, già menzionata da S.Gregorio Magno, come l’isola in cui nasceva il Purgatorio. Esso sorge proprio di fronte alla grotta artificiale (oggi adibita a ristorante) presumibilmente una grotta preistorica che, scavata sotto l’antica chiesa di S.Bartolomeo, appare come il luogo più propizio in cui potrebbe essere stato trasportato il corpo dell’apostolo, dopo il suo sbarco leggendario nell’attigua baia di Pertinenti ( Porto delle Genti) (dialoghi, lib. 4, 42,57) ( “Dalle Eolie alle Ande” di Vittorio Giustolisi) Per ciò che detta penisola ha rappresentato nei secoli, si ritiene che la stessa debba essere preservata da opere, sia marittime che terrestri, atte ad alterarne la struttura originale, già abbondantemente compromessa. Si chiede, inoltre, al fine di preservare la penisola da eventuali future alterazioni e speculazioni, di porre un vincolo, a protezione dell’intero isolotto. Sicuri del V/s personale intervento, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti Circolo Legambiente Lipari Piero Roux

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/16/2008

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