- Ci spieghi a parole cos'è per lei la forza del vulcano...
«Da casa mia si vedeva il Vesuvio in lontananza. Quando ho messo piede alle Eolie vedevo Vulcano e in lontananza l'Etna e dall'altro lato Stromboli. Mi è sembrato che la mia strada fosse segnata naturalmente semplicemente dal seguire il percorso dei Vulcani , il "filo rosso tessuto alle radici", come scrivo io, del nostro Sud Mediterraneo. L'ho detto più volte: per me il Vulcano è energia creativa attiva allo stato puro. Il Vulcano in fondo apparentemente dal di fuori è "solo" una montagna...
Ma per chi sa vedere oltre è "una montagna con qualcosa dentro" . Per me rappresentare i vulcani in arte significa rappresentare un’"umanità vulcanica" con le sue debolezze, fragilità trasformandole, evidenziandole invece proprio come fossero "punti di forza". Un’umanità con un'anima energetica positiva che a volte può essere anche distruttiva. E siccome la parte più energica dell'umanità secondo me è rappresentata dall'universo femminile, il vulcano per me è donna. Non ne faccio una questione di genere, al contrario! Parlo in generale della parte femminile/ creatrice/ propositiva di ciascun individuo. La parte che mette radici e che costruisce ma che sa guardare oltre l'orizzonte del visibile. Quella che è strettamente connessa con la parte ancestrale delle profondità della terra, con il magma incandescente in continua evoluzione e capace di continue trasformazioni. Ma che è anche capace di tirare fuori questa energia e utilizzarla per cambiare il mondo attraverso la passione per ciò che ama. Un’umanità che dona se stessa in quello che fa, che crede in quello che fa. Questo per me significa rappresentare i vulcani in arte. Il vulcano è inoltre un tramite, un canale di passaggio tra ciò che mostriamo e ciò che invece siamo nel profondo e che non mostriamo a tutti, per pudore, per dolore, per amore».
Data notizia: 12/18/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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