Torino, anche Salina al Salone del Gusto

Torino, anche Salina al Salone del Gusto Scopriranno la Sicilia più vera – quella dei sapori, dei colori e dei profumi di cibi carichi di storia – le migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo che visiteranno il Salone internazionale del Gusto, in programma a Torino da giovedì 23 a lunedì 27 ottobre. La Sicilia sarà una delle protagoniste della settima edizione della rassegna promossa da Slow Food, Regione Piemonte e città di Torino, secondo le regole base del movimento fondato da Carlo Petrini: buono, pulito e giusto. Due le aree del Lingotto a disposizione dell'Isola. Una nell'ambito del Salone del Gusto organizzata da Slow Food Sicilia insieme con l'assessorato regionale all'Agricoltura e che comprende il ristorante e una zona istituzionale (Consorzi, Province, produttori); la seconda nell'Oval, la sede di Terra Madre, il centro del progetto della biodiversità e in cui saranno esposti, tra i prodotti provenienti da 153 Paesi del mondo, i 29 presìdi siciliani, tra i quali quello di Salina, fortemente voluto da Massimo Lo Schiavo, attuale sindaco di Santa Marina ed istituzionalizzato nel 2000, e promossi da Slow Food a tutela di produzioni tradizionali, razze autoctone di animali, varietà colturali a rischio di estinzione. Per quanto riguarda Salina, quest’anno partiranno alla volta di Torino oltre al sindaco Lo Schiavo ed ai produttori anche l’assessore al turismo, Linda Sidoti. Inoltre una sorpresa preparata proprio da Salina: nello stand del presidio salinaro verrà offerta la squisita granita di Alfredo. Per le cinque giornate di Terra Madre sono attesi 7 mila partecipanti iscritti, tra i quali 6.325 delega-ti (4.073 contadini, 797 cuochi, 943 studenti e 299 docenti universitari e ricercatori). Ma tornando alla Sicilia e al Salone internazionale del Gusto, la cucina renderà omaggio, giorno per giorno, ad una zona dell'Isola: Enna, Ragusa e gli Iblei, Trapani, le Madonie, Palermo, Sciacca e Favara, le Eolie , che vedranno in prima linea i produttori di capperi e cucunci, ed ancora i Nebrodi, l'Etna, Caltanissetta e l'entroterra.

, a cura di Tiziana Medda