Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Luigi Profilio:
Caro Direttore,
televisioni e giornali ci affannano a ricordarci che domani e' la festa di allowin (l'ho scritto volutamente cosi', non perche' non sappia l'inglese, semplicemente perche' non voglio correre il rischio di dimenticare l'italiano). Per me, per te e per qualcun altro cresciuto senza il bombardamento dei media e di questa festa sciocca importata dalla lontana America che tanto somiglia al nostro carnevale ma con una punta di macabro, domani si festeggia Ognissanti cioe' il giorno che la Chiesa ci ha insegnato essere dedicato a tutti coloro che per bonta' e pulizia d'animo, generosita' e soprattutto per le doti cristiani espresse magari in segreto hanno ricevuto l'ambito premio del Paradiso. E dopodomani e' il giorno dedicato al ricordo dei nostri amati defunti. Io allowin non so chi sia. I nostri figli devono sapere che domani e' vacanza non perche' si festeggia allowin. Come noi dovrebbero imparare che in questi due giorni si dovrebbe rivolgere un pensiero e una preghiera per la salvezza dell'anima di chi adesso non c'e' piu'. Noi siamo stati educati a dedicare un po' del nostro tempo nel ricordo di una persona cara per poi concentrare magari tutto il nostro affetto nel bacio ad una fotografia a chi ci guarda da lassu' e di cui ancora percepiamo il calore del proprio affetto. Noi siamo cresciuti parando le scarpe nel corridoio perche' la notte tra il primo ed il due novembre sarebbero venuti i "morticini" e ci avrebbero portato qualche dolcino e forse anche un giocattolo. La vita ci distrae e ci porta lontano da casa e dagli affetti ma noi non dovremmo arrenderci alle corruzioni assurde di questo mondo moderno fatto di insensibilita' e speculazioni. I nostri figli saranno cio' che noi li abbiamo educati ad essere come hanno fatto i nostri genitori con noi. Per questo dico che dovremmo insistere nel trasmettere i sani insegnamenti ricevuti in gioventu' e ricordare i nostri cari che non ci sono piu' ci insegna ad avere piu' rispetto della nostra vita ed a non dimenticare cosa ci attende dopo. Sono soprattutto giorni segnati da un po' malinconia perche' inevitabilmente si ravvivano dolori nuovi ed antichi, che il tempo non e' ancora riuscito e mai riuscira' ad affievolire ma almeno ci insegnera' ad accettare. Tra ceri, lumini e fiori si rinnovano infatti ricordi ed affetti, riemergono fatti e situazioni pieni di tristezza ma talvolta anche di gioia. Per questo ribadisco che io allowin non so chi sia ma "loro" si. Perche' li ho conosciuti e mi hanno conosciuto, li ho salutati per strada e loro mi hanno ricambiato con un sorriso, li ho amati e mi hanno amato. Io allowin non lo conosco e non so proprio chi sia!
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/31/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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