Porticcioli, oggi all'Ars la discussione del testo

PALERMO – Finalmente si avvia lo sblocco della portualità siciliana grazie al disegno di legge n. 226 presentato a settembre dall’on. Santi Formica insieme con gli onorevoli del Pdl Giuseppe Buzzanca e Fabio Mancuso e approvato in Commissione Territorio e Ambiente la scorsa settimana. La proposta legislativa si articola in due importanti interventi: da un lato, il procedimento di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto; dall’altro, l’obbligo dei comuni di riservare una quota non inferiore al 50 % del litorale, da destinare alla fruizione pubblica, anche in caso di rinnovo di concessioni. “La ratio della previsione – come si legge nella relazione dell’on. Fortunato Romano della IV Commissione – che si vuole introdurre è volta a semplificare il procedimento, nel caso in cui l’istanza per il rilascio della concessione sia presentata da enti pubblici territoriali o da società miste dagli stessi partecipate”. La legge prevede, dopo la licenza di concessione delle aree e degli specchi acquei interessanti da parte dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente, una conferenza di servizi di cui titolare unico è il Comune coinvolto; il provvedimento finale spetta al Consiglio comunale ed equivale all’approvazione di variante ai vigenti strumenti urbanistici e del piano regolatore portuale. Fra i porticcioli turistici da realizzare vi sono quelli di Lipari, Capo D’Orlando e Cefalù: progetti già in itinere ma fermi da tempo, perché la normativa siciliana presentava problemi di applicazione con quella nazionale e tempi tecnici per l’affidamento e l’avvio dei lavori incompatibili con quelli fissati per la spendibilità dei fondi comunitari, che la Regione rende disponibili per il cofinanziamento delle opere portuali. Questioni risolte dal nuovo testo legislativo, che quindi sbloccherà i finanziamenti a disposizione pari a circa 50 milioni di euro, somme già erogate ma col rischio di essere perse. L’on. Formica ha sottolineato le ricadute benefiche per lo sviluppo economico e turistico della Sicilia, derivanti dalla realizzazione dei porti turistici, che colmerebbero la carenza di approdi per la nautica da diporto, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla nascita di nuovi investimenti. Il disegno sarà discusso in aula oggi pomeriggio; domani l’ok definitivo.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/28/2009

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