L'ospedale di Milazzo rivendica ruolo di capofila

Gazzetta del Sud Milazzo- Non è una questione di campanilismo, ma la valutazione dei fatti dovrebbe portare a soluzioni di buonsenso. Questa la premessa, forzatamente polemica, che ha portato ieri rappresentanti qualificati del mondo sanitariario e parasanitario dell'ospedale "Giuseppe Fogliani" di Milazzo ad esprimere "forte contrarietà" per la proposta di riassetto del comparto ospedaliero previsto nel "piano di rientro" della sanità siciliana in discussione in queste ore all'Ars. Si contesta in particolare, a proposito della Tabella B, nel quadro dell'azienda ospedaliera provinciale di Messina, l'allocazione data al nosocomio mamertino, alle dipendenze di quello di Barcellona, definito "capofila". Non è appunto un fatto campanilistico il rilievo mosso dal personale dell'ospedale di villaggio Grazia che contesta la individuazione di funzione di capofila attribuito al "Cutroni Zodda". Dati alla mano e attività operatoria e ambulatoriale in bell'evidenza, l'ospedale di Milazzo rivendica un ruolo guida nel comprensorio ristretto nella bozza della proposta tra Milazzo, Lipari e Barcellona. Ma c'è di più. L'ospedale di Milazzo serve tutta l'area industriale che va sino a Ponte Muto e, in particolare la grande industria, insiste in un'area definita ad alto rischio dove sono presenti patologie legate all'inquinamento e una serie di emergenze, tra i quali i frequenti infortuni sul lavoro. Le moderne attrezzature e i milioni di euro spesi nella recente strutturazione sembrano non avere peraltro senso, cosiccome l'originario "Piano Poli". Elementi questi che sono a conoscenza sia dei vertici dell'Ausl 5 sia delle forze politiche cittadine, il cui atteggiamento sulla questione è ritenuto "omissivo". Dall'ospedale di Milazzo si rivolge un particolare appello all'on. Santi Formica, che ha seguito da vicino la situazione sanitaria del comprensorio di Milazzo, dove vive. Cosiccome allo stesso presidente della Regione «che conosce la vasta problematica ambientale che ha refluenze nel settore sanitario». L'auspicio dunque è che in sede di emendamenti e di approvazione definitiva della riforma sanitaria "si corregga il tiro" dando all'ospedale di Milazzo quel ruolo primario di capofila che gli compete.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/12/2009