Riceviamo, dall'Ad di Aquablue Klaus Dieter Simon, una lettera aperta agli eoliani che pubblichiamo integralmente:
Oggetto:Emergenza idrica e occupazionale Arcipelago delle Eolie.
Sehr geehrte Damen und Herren
Gentili Signore e Signori,
lo scrivente Klaus Dieter Simon si è permesso, nei mesi scorsi, di proporre una bozza di convenzione con l’obbiettivo di risolvere una parte dei problemi che da anni assillano le Vostre Isole come appunto l’emergenza idrica, la crisi occupazionale e, in ultimo, la crisi del trasporto marittimo da/e/per le Isole Eolie. Dalla bozza di convezione si evince:
a)tutti i costi per la realizzazione degli impianti di dissalazione sarebbero stati a totale carico della società che rappresento, quindi costo zero per lo Stato, la Regione o il Comune di contro ho chiesto, a servizio erogato, il pagamento dell’acqua potabile al costo di 1,21 – 1,28 al metro cubo, esclusa IVA e, alla stipula della convenzione, una fideiussione o un documento bancario equipollente che, ad acqua realmente fornita, garantisse il pagamento;
b)ubicazione di una piccola media industria per la produzione di pannelli solari eco compatibili, uso fotovoltaico con la creazione di 156 nuovi posti di lavoro;
c)partecipazione finanziaria di 1-2 milioni di Euro per il trasporto marittimo da/tra/e per le Isole Eolie.
Quindi, in riferimento al Comune di Lipari, dove il costo attuale dell’acqua dissalata è di >4,00 Euro al metro cubo (tutti sanno che il malfunzionamento del dissalatore fa lievitare puntualmente ogni anno notevolmente i costi) a carico della Regione siciliana, con l’intervento da me proposto il costo dell’acqua si sarebbe ridotto rispettivamente del 69,76% - 68%, a vantaggio delle disastrate casse erariali siciliane nonchè, di conseguenza, una drastica riduzione delle tariffe a vantaggio Vostro.
Quindi risparmio, servizio eccellente e zero sperpero di denaro pubblico.
Nello stesso tempo ho riscontrato un inconcepibile sperpero di denaro pubblico per l’anno 2009 ove, a seguito puntuale richiesta regionale del mese di novembre 2008, come negli anni passati, al Ministero della Difesa del servizio di rifornimento idrico per le isole minori della Regione Siciliana, con navi cisterna e conclusasi con il contratto nr. 150 in data 03.12.2008, con procedura negoziata ai sensi dell’art. 57, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 163/06 per un importo presunto pari a 23.333.333,33 Euro, IVA esclusa, per solo 2.000.000 di metri cubi di acqua( vedi pag. 211 Gazzetta Ufficiale Della Repubblica Italiana 5° Serie speciale – n.15 del 04-02-2009).
Ciò significa un costo al metro cubo di acqua pari a 11,67 Euro con un rincaro, rispetto alla mia proposta per lo stesso quantitativo di acqua dissalata, rispettivamente di 89,64% - 89,03%.
( segue)
Il Ministero della Difesa, grazie quindi alle indicazioni fornite dalla Regione di cui Voi siete gli elettori, per l’anno 2009 “regalerà” la modica cifra di 20.777.333,33 Euro. Tutto questo è esattamente il contrario di quanto il Presidente della Regione, amministratori e funzionari di rango, con stipendi d’oro, hanno sempre asserito, infatti la mia proposta di convenzione-contratto è unica e risponde, nell’erogazione di un servizio, al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, in aggiunta, la creazione di 156 nuovi posti di lavoro, e intervento finanziario per i trasporti marittimi, si poteva e si può firmare, applicando la procedura negoziata senza pubblicare alcun bando (Art. 57. Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, art. 31, dir. 2004/18; art. 9, d.lgs. n. 358/1992; art. 6, co. 2, legge n. 537/1993; art. 24, legge n. 109/1994; art. 7, d.lgs. n. 157/1995).Mi permetto farVi osservare che trovo singolare, assurdo e inconcepibile, con la crisi che incombe, che la norma del codice dei contratti, ai sensi delle direttive nr. 2004/17/CE e 2004/18/CE, viene applicata con sospetta solerzia, solo per sperperare denaro pubblico, mentre per il risparmio la norma viene “dimenticata” e disapplicata.
Ancor peggio, viene disatteso il codice citato che deve garantire la qualità delle prestazioni, svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione.Con il modus operandi della politica dell’attuale Presidente e dall’azione amministrativa delle Amministrazioni interessate si riscontra, inoltre, la violazione dell’art. 254 – Norma Finaziaria- del D.Lgs 163/2006 che recita:” 1. Dall’applicazione del presente codice non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica” e dell’art. 3.-Norma Finanziaria- D.Lgs. 11 settembre 2008 nr. 152
(ulteriori disposizioni correttive e integrative del D.Lgs 12 aprile 2006, nr.163, recante il Codice dei contratti relative a servizi) che recita “1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e le amministrazioni interessate vi provvedono con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”.
Omissis È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma. Addì 11 settembre 2008. È fatto obbligo a chi...........?????
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/9/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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