L'editoriale
Onori a Salina. Per il terzo anno consecutivo riesce a conquistare quello che a Lipari, e nelle altre isole eoliane dove dilaga l'abusivismo edilizio, è ancora un miraggio. Le cinque vele di Legambiente e il conseguente inserimento nella Guida Blu del Tci rivolta al turismo d'elite, rappresentano risultati di assoluto prestigio. Se Salina, a differenza di Lipari, ottiene questi riconoscimenti, insomma, è perché lo sviluppo sostenibile è perseguito con grande convinzione da parte di tutte e tre le amministrazione dell’antica Didyme. Ma c’è ancora molto da fare. Nel campo delle rinnovabili, ad esempio, in tutte le Eolie non è stato ancora messo su un progetto credibile per sfruttare l’energia solare nonostante non manchino le proposte e il capitale da investire. Lo spazio per creare veri e propri parchi c’è ma gli interessi su quelle aree sono molteplici. Si pensi ad esempio alle ex cave di pomice sequestrate da due anni e di fatto abbandonate o al degradato piano di accumulo di acqua piovana, una distesa di cemento, nel verde di monte S.Angelo. Pochi nelle isole sanno cos’è il Conto energia e le agevolazioni previste per chi monta su tetti o terrazze pannelli fotovoltaici per produrre e vendere ai gestori energia pulita. Uno stato di ignoranza, che fa comodo, destinato però a terminare presto.
peppepaino@interfree.it
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/29/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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