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Al dato definitivo delle sezioni siciliane scrutinate si conferma il "trend" di uno dei principali temi della competizione elettorale europea nell'Isola: lo strenuo confronto/scontro tra l'Mpa e l'Udc. Così, il partito di Raffaele Lombardo risulta crescere, costantemente, attestandosi sul 15,64% contro il 11.89% del partito dell'ex presidente della Regione Totò Cuffaro. La differenza dei voti è di quasi 72.000. Andiamo a vedere dei significativi dettagli. Ad Agrigento, casa di Cuffaro, l'Udc ritorna sotto l'Mpa, che passa al 15.87% contro il 13,77% dell'udc. A Palermo, invece, ancora in testa i centristi, che chiudono al 16,59%, contro il 7,97% degli Autonomisti.
Ma è a Catania e Messina che l'Mpa prende decisivamente il largo. Sotto l'Etna il dato di Lombardo racconta un impressionante 25,83% contro solo il 4.75% dei centristi. Nella città dello Stretto, a sorpresa, l'Mpa raccoglie un 16,61%, che gli fa sorpassare anche il Pd, e l'Udc ferma al 12,17%. Il "trend", quasi definitivo, segna un possibile sviluppo politico futuro, che certamente influenzerà il dibattito sugli equilibri del futuro assetto politico siciliano.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/8/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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