Un Bando internazionale per il centro storico

Un Bando internazionale per il centro storico Riceviamo e pubblichiamo: Caro Peppe, con immenso interesse ho letto del dibattito sulla questione mosaici “o puzzu”. Tengo a precisare la mia condivisione del tuo pensiero. Troppe volte, infatti, il termine “stile eoliano” è stato apposto per giustificare lo scempio dei nostri centri storici, prevalentemente quelli rurali. E’ sorta dietro questa dicitura, un’architettura “fantastica” dove la sostanza come la composizione, il passo, la genesi di un tessuto urbano, ecc., si sono perse dando spazio ad una teoria di facciate fatte con il calco... E VUOTE! E’ vero, forse, non abbiamo saputo interpretare il linguaggio storico di un’architettura mediterranea, come è anche quella eoliana, ma la speranza deve essere sempre l'ultima a morire. Lo “stile eoliano” ha consentito la distruzione del contro storico di Canneto come quello del centro di Lipari e non solo. A tale proposito, chissà se la pavimentazione dei vicoli del centro storico di Lipari, realizzata in mattonelle colorate di asfalto, è definibile in “stile eoliano”; bisognerebbe chiederlo al progettista. Oggi, si parla di una gioielleria nel centro di Lipari che potrebbe rievocare la via Montenapoleone. Mah! Oltre a farle pubblicità non vedo l’utilità della discussione, messa nei termini che ho letto. Altro discorso, sarebbe se incominciassimo a parlare di recupero del centro storico anche ricorrendo (auspicabilmente) a bandi di idee internazionale per le isole Eolie. Potremmo attingere alle idee di centinaia e forse migliaia di ingegneri, architetti e perchè no, geometri, e perché no, anche cultori della materia per avviare una seria riqualificazione delle nostre isole. Il dibattito serve solo se è costruttivo. Io, ci sono sempre. Un caro saluto Roberto Sauerborn

, a cura di Peppe Paino