Lipari, ladri alla media

Salvatore Sarpi Ladruncoli ancora in azione a Lipari ma questa volta il “colpo” non è andato a buon fine. A “bloccare” l'azione criminale potrebbe essere intervenuto qualcosa che li ha spinti a desistere ad abbandonare la refurtiva(forse una parte) all'interno dell'immobile dalla quale stavano per asportarla. “Teatro” dell'accaduto è stata la scuola media “S.Lucia” ubicata al centro dell'isola. I ladruncoli, dopo essere penetrati all'interno della scuola, forzando con un attrezzo da scasso una finestra posta sul cortile, hanno preso di mira le aule del piano superiore dove si trova la zona riservata all'informatica. Qui hanno incentrato la loro attenzione sui computer e, da quanto trapela, avrebbero proceduto a smontare alcune componenti delle apparecchiature informatiche. Questo materiale poi, come anticipato, è stato abbandonato nello stesso edificio scolastico all'interno di alcuni sacchi. Ad accorgersi dell'accaduto, stamattina all'apertura del plesso scolastico, il personale in servizio. Immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo, acquisendo quanto ritenuto utile ai fini investigativi. Ennesimo vergognoso soccorso in motoape ieri notte a Panarea dove, in seguito ad un incidente stradale, N.V. uno straniero di 46 anni, abituale frequentatore dell'isola, ha riportato un estesa ferita lacero contusa al ginocchio destro, con frattura della rotula, ed escoriazioni alla regione sopraciliare destra e allo mano sinistra.Trasferito alla guardia medica il sanitario di turno dott. Daniele Marino ha provveduto a medicare, suturare e immobilizzare l'arto. Dopo aver contattato la centrale operativa del 118, per trasferire il paziente all'ospedale Piemonte di Messina, il medico si è dovuto prodigare per rintracciare dei volontari e una motoape per il trasporto del malcapitato all'elipista. Ciò in quanto sull'isola dei vip non c'è l'ambulanza che, ormai da diversi mesi, è guasta e si trova in una officina meccanica per i necessari interventi. Il trasferimento all'elisuperficie è stato alquanto rocambolesco con l'uomo adagiato sul cassone della motoape(adibita sino a poco tempo prima per altri trasporti), con un volontario che teneva la flebo e un altro che teneva ferma la lettiga affinchè non scivolasse fuori dall'arrangiato mezzo di soccorso. Da aggiungere che, per fortuna, in quel momento, dopo una giornata di pioggia intensa, c'è stato un momento di tregua nelle precipitazioni. Una situazione che ha dell'incredibile e che ha visto un solo medico (dal momento che il raddoppio dei medici è finito il 15 ottobre) fare anche l'infermiere, il barelliere, il centralinista (contattando il 118, cercando i volontari e la motoape) e attivarsi a far accendere le luci dell' elipista prima dell'arrivo dell' elisoccorso

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/22/2009

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