CATANIA-«La sollecitazione tramite incentivi economici a lasciare il servizio di molti impiegati delle Poste in Sicilia in prossimità dei requisiti per andare in pensione da una parte ha garantito di raggiungere obiettivi aziendali dall'altra però ha lasciato gli uffici privi di operatori che garantiscono il servizio». Lo afferma in una nota il segretario regionale della Slp-Cisl, Giuseppe Lanzafame, che parla di «un anno nuovo iniziato con disagi» negli uffici postali dell'isola.
«Le già insufficienti risorse – aggiunge – hanno avuto un incremento di carenze che da oggi si possono definire allarmanti nonostante l'accordo raggiunto nel luglio scorso tra azienda e sindacati nel settore degli uffici postali». Lanzafame parla di insufficiente integrazione dei pensionati con sportellisti a fronte di nuovi servizi e nuovi uffici postali e annuncia «azioni di lotta per garantire la tranquillità da troppo tempo latitante nel settore se dall'incontro in programma il 14 gennaio presso la sede regionale non ci saranno risposte che garantiscano la qualità del servizio, l'applicazione degli accordi e il ripristino della serenità».
«Lo scorso anno nella nostra regione 600 dipendenti hanno lasciato il servizio - dice Lanzafame - e se nel settore dei servizi postali (portalettere) sono stati in parte reintegrati (circa 100 ricorsisti), dall'altro servizi finanziari/sportelli, non hanno avuto coperto il tour over. Per conseguenza le già insufficienti risorse che riportavamo negli anni scorsi, hanno avuto un incremento di carenze che da oggi si possono definire allarmante. Eppure nel luglio 2009 azienda e sindacati - dice Lanzafame - avevano raggiunto un'accordo, nel settore degli uffici postali, dove si è stabilito il numero che doveva essere presente negli organici. Lo stesso accordo prevedeva l'integrazione di sportellisti per sostituire i pensionati. Nell'ultima settimana del 2009 sono stati inseriti circa 40 risorse allo sportello in tutta le province della regione, ma lo scarso numero, naturalmente, non ha colmato le esigenze. Non solo. L'azienda non tiene in considerazione che lo scorso anno in alcune realtà siciliane, Palermo, Siracusa, Catania Ragusa, ecc, sono stati aperti nuovi uffici postali, aggiungendo, ai tradizionali servizi, nuove vendite di prodotti che tendono a soddisfare le esigenze per grandi utenti (business). Le aperture di questi nuovi servizi sono stati garantiti dal personale di uffici limitrofi»
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/3/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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