Riceviamo da Michele Sequenzia, da Torino, e pubblichiamo:
Caro Peppe, leggo con un certo brivido lungo la schiena il tuo articolo che riguarda il ticket d'ingresso annuale alle Eolie. Il brivido non riguarda la somma da versare, 1 euro, è veramente una vera inezia rapportata al valore storico, paesaggistico, marittimo, culturale, poetico, e turistico,,etc. Riguarda il COME. Non facciamo una nuova tangentopoli per favore. Cerchiamo una via più diretta, che dia veramente una decisa forte income alle Eolie tutte. Diamo almeno una ricevuta /un bollino/ a chi versa l'euro...proprio per evitare che Mario Bruno con tutti gli sbarchi NON REGOLARIZZATI," attenzione" e sono la maggior parte, si trovi con gli stessi problemi di oggi senza un corrispondente beneficio in tasca. Come tu sai bene, occorre maggior controllo del flusso, ovunque , e l'arcipelago non è tanto facile da controllare. Ti ringrazio dell'informazione e ti auguro ogni bene..Resto in attesa di una tua risposta .
Michele Sequenza
Torino
( Nell’articolo, che è di un collega della Gazzetta del Sud, com’è noto si annuncia l’estensione della durata del ticket, su ordinanza del Funzionario Delegato, a tutto l’anno. Ritengo che il problema principale non sia il bollino o la ricevuta, quanto il controllo dell’effettivo pagamento del ticket da parte dei non residenti tutto l’anno. Pochi controlli (fino al 2009 ridotti ai tre mesi estivi) incassi limitati (anche se per oltre 400 mila euro) per le finalità alle quali gli introiti del ticket sono indirizzati. D’inverno non ci sono turisti ? Vero. Ma sbarcano, ugualmente, molti non residenti. Chi ci dice che pagano tutti la tariffa “non residente” ? Saluti P.P.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/22/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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