Gazzetta del Sud
Leonardo Orlando
Barcellona
Si avvia il protocollo sulle demolizioni dei 147 fabbricati abusivi individuati nei 26 Comuni che ricadono nella giurisdizione della Procura di Barcellona e suscettibili di abbattimento per effetto di sentenze di condanna divenute definitive. Le prime saranno con priorità a Barcellona, Lipari e Terme Vigliatore. Si inizierà con la demolizione di 19 fabbricati. Ad annunciarlo il Capo della Procura di Barcellona Salvatore De Luca che la scorsa settimana ha sottoscritto negli uffici della Procura, assieme al sindaco di Barcellona Candeloro Nania ed ai tecnici comunali Orazio Mazzeo e Salvatore Munafò, il verbale con il quale si stabilisce un primo elenco di opere abusive da demolire che per Barcellona, al momento, sono solo quattro. Subito dopo - anticipa lo stesso Procuratore - si procederà all'abbattimento degli immobili abusivi di Milazzo e dei restanti Comuni in cui sono stati realizzati manufatti in zone di inedificabilità assoluta o senza la necessaria concessione edilizia. «Sarà - afferma il Procuratore De Luca - una azione costante d'intesa con i Comuni che per l'occasione diventeranno il braccio operativo dell'Autorità giudiziaria. L'ordine di abbattimento è della Procura, i Comuni agiscono di conseguenza su nostra delega. Abbiamo voluto dare una scala di priorità alle demolizioni che infine riguarderanno tutti i 147 immobili individuati e per i quali è stata pronunciata sentenza definitiva che prevede l'abbattimento. Il protocollo tra Procura generale, Procura di Barcellona e Comuni, ha fissato parametri e priorità per gli immobili da demolire e sulla base di ciò stiamo operando».
«Gli immobili destinati ad essere demoliti sono - tiene a precisare il Procuratore De Luca - quelli per i quali è stata pronunciata sentenza di condanna definitiva. Ci sono dei casi in cui la Procura non potrà direttamente intervenire e si tratta di tutte quelle sentenze per le quali - anche in presenza di manufatti abusivi - è stata dichiarata la prescrizione dei reati. In questi casi dovranno agire solo i Comuni con l'adozione di provvedimenti amministrativi. La Procura infatti si sta occupando solo dell'esecuzione delle sentenze penali pronunciate in via definitiva e nelle quali è prevista la demolizione dei fabbricati. Abbiamo sollecitato i sindaci ad esaminare le procedure di sanatoria pendenti e ciò per verificare quali siano gli immobili che non potranno essere sanati così sarà stilato un ulteriore elenco di immobili da demolire». Il Procuratore ha poi enunciato i primi dati sulle imminenti procedure di abbattimento soffermandosi in particolare modo sul Comune di Terme Vigliatore dove vi sono degli immobili "simbolo" dell'abusivismo, uno dei quali tra l'altro oggetto nel recente passato di una interrogazione parlamentare e che in precedenza nessuno ha saputo demolire nonostante un tentativo - fallito sul nascere - di coinvolgimento del Genio militare da parte della stessa Procura retta all'epoca dall'ex procuratore Rocco Sisci. Il gruppo più consistente di demolizioni è concentrato a Terme Vigliatore dove gli immobili abusivi da abbattere inseriti nel primo elenco sono in tutto dieci. A due di essi - come sottolineato nel verbale sottoscritto lo scorso 28 gennaio in Procura con il sindaco Bartolo Cipriano e il tecnico comunale Vincenzo Torre - è stata data priorità assoluta. Si tratta del fabbricato abusivo costruito sul litorale di contrada Cannotta di proprietà dell'imprenditore Antonino Palano, presidente della locale associazione antiracket e relativo al procedimento penale n. 3 del 2005 e di quello di contrada Maceo relativo ad una costruendo villetta di proprietà di Francesco Branca a cui corrisponde il procedimento penale n. 6 del 2007. Per questi due fabbricati da demolire il Consiglio comunale di Terme ha già deliberato la contrazione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti e ciò per pagare le spese di demolizione. Sarà abbattuta anche al villetta costruita in contrada Salicà dal referente locale della cosca dei "Barcellonesi", il boss Nunziato Siracusa, attualmente in carcere per l'operazione antimafia "Vivaio". L'elenco delle demolizioni riguarderà anche gli immobili delle seguenti ditte: Antonino Clemente, Mariano Corriciati, Salvatore De Pasquale, Vincenzo Valenti, Bartolo Scardino, Giovanni Salamone, Salvatore D'Angelo. Molto meno invece, solo quattro, sono gli immobili che dovranno essere abbattuti a Barcellona. Le ditte proprietarie sono: Venera Aliberti, Antonino Pino, Diego Giordano e Pietro Montecristo. Poche anche le prime demolizioni previste a Lipari, in tutto cinque. Si tratta degli immobili di proprietà delle ditte Caterina Sgrò, Salvatore Palella, Salvatore Cassisi, Salvatore Taranto e Carlo Galli.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/9/2010
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