Si alza il sipario sui relitti di Panarea

Si alza il sipario sui relitti di Panarea Gazzetta del Sud Peppe Paino Panarea Un'altra importante scoperta archeologica nel mare delle Eolie. Questa mattina, alle 9,30 alla Soprintendenza del mare di Palermo verranno resi noti tutti i particolari sui due relitti di epoca romana rinvenuti l'anno scorso e adagiati, a circa 130 metri di profondità nelle acque di Panarea. Il soprintendente Sebastiano Tusa, alla presenza dell'assessore Gaetano Armao spiegherà come sono stati individuati nella zona di sud est e si soffermerà sulle indagini svolte: un lavoro che grazie all'impiego di avanzati strumenti tecnologici, come il veicolo subacqueo filoguidato Rov, ha consentito di visualizzare per intero il carico di uno di questi. Sarebbe anche stata prelevata un'anfora nella quale sono state rinvenute tracce di "Garum", la salsa di pesce con la quale i romani condivano le loro pietanze. L'eccezionale ritrovamento è avvenuto nel 2009 nell'ambito della prima campagna di archeologia subacquea denominata "Archeorete Eolie", condotta dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana con la collaborazione della fondazione americana Aurora Trust. Una campagna "Archeorete" che si svolgerà anche quest'anno tra Salina e Panarea e nell'ambito della quale, dal 15 al 31 luglio, sarà organizzato il I. corso di formazione "Le moderne tecnologie per l'archeologia subacquea". Lo studio dei relitti sarà preziosissimo per disegnare le rotte commerciali dell'epoca e le nuove scoperte vanno ad arricchire quello che è a tutti gli effetti il parco delle navi romane sommerse tra la zona degli scogli de "le Formiche" e l'isolotto di Dattilo.

, a cura di Peppe Paino