No al depuratore per nove motivi (2)

segue 6) Ancor più grave appare la contestuale collocazione di una stazione di sollevamento nell’area di Canneto antistante la spiaggia di Unci a Canneto, oltre alla altrettanto non condivisa stazione prevista a Lipari nella zona portuale. Nel caso di Unci, si tratta della principale stazione balneare dell'isola, nonché di un area fortemente urbanizzata. La realizzazione desta fortissime preoccupazioni, perché pur essendo giustificata con la necessità, di una adeguata stazione di sollevamento, prevede di fatto la realizzazione di una vasca di decantazione di circa 300 mc. ed un troppo pieno in caso di malfunzionamento che sverserebbe in mare tutti i reflui. Non si comprende come questa possibile evenienza possa essere prevista in un sito a fortissima vocazione turistica e balneare, e che inoltre coincide esattamente con lo stesso sito in cui è posizionata, la presa di adduzione del desalinizzatore. Inoltre l'area è soggetta a frequenti mareggiate, che con certezza potrebbero danneggiare o far malfunzionare l'impianto, con conseguente blocco, e sversamento in mare, anche in questo caso non si riscontrano nella progettazione opere di protezioni o studi che valutino i rischi e le eventuali contromisure. 7) Come sia possibile che negli anni addietro, era già stata redatta una progettazione sita nell'area di Monterosa coerente con il PRG ed improvvisamente sostituita dall'attuale localizzazione, nonostante gli studi geologici del PRG la ritenessero e la ritengano una zona valida. Non si capisce come mai nessuna forma di progettazione sia stata inviata agli enti per la valutazione di quel sito condiviso dal PRG che, stranamente, oggi si esclude in modo categorico. 8) Ultime riflessioni, appare fin troppo ovvio che il depuratore per funzionare nel tempo accumuli resti dei reflui trattati, fungendo da area di compostaggio, nulla è detto sullo smaltimento, tempi modalità, rischi, etc. Ancor più grave e il ruolo non scritto che esercitano le cosidette stazioni di sollevamento, dove appare fin troppo chiaro che anch'esse fungono da area di compostaggio, (tra le altre cose, in qualche modo evidenziato nei grafici), e di fatto contestualmente, con le dimensioni previste svolgano un ruolo di pretrattamento dei reflui in supporto alla depurazione finale, ma tutto questo non è vietato dalla legge? 9) Ci si chiede ancora ma l'impianto così previsto non dovrebbe consentire il riutilizzo delle acque per fini agricoli, etc. perché si realizza un impianto che a parole rispetta i principi del ciclo integrato delle acque e poi in progetto si prevede che le acque trattate vengano riversate a mare? Sono davvero depurate? Si è certi del risultato finale della depurazione? Perché non è prevista nessuna linea idrica per consentire il riutilizzo delle acque? Invitiamo le Sv. Ill.me a voler esaminare, i nostri dubbi e le nostre perplessità e impedire, responsabilmente, che si realizzi un scempio del genere. Siamo profondamente d'accordo che le opere per la depurazione vengano fatte nel più breve tempo possibile, ma che tutto questo costi un probabile disastro ambientale, danni irreversibili all'immagine turistica dei luoghi interessati con conseguenti danni economici e distrugga la vita di migliaia di cittadini ci sembra davvero troppo. Esiste un luogo idoneo per la realizzazione degli impianti è cioè fuori Monterosa, già previsto nel PRG è scartato con improbabili motivazioni. Siamo consci della valenza ambientale del nostro territorio, ma laddove si interviene in luoghi particolarmente sensibili, quali potrebbe essere l'area di Monterosa, conta soltanto il perché lo fai, il come lo fai e il minimizzare al massimo l'impatto e il danno sul territorio, mettendo sul piatto della bilancia anche i danni provocati in altre sedi, quale quella prescelta. Non è pensabile che migliaia di cittadini, oltre ai possibili danni ambientali, alcuni di carattere irreversibile, possano valere meno dell'area di Monterosa, pertanto, Vi invitiamo a prenderla seriamente in considerazione. Alla presente si allegano i seguenti documenti alfine di poter effettuare delle valutazioni comparative, rispetto al progetto esistente: 1) Copia della relazione generale del progetto preliminare a suo tempo realizzato dalla R.T.I. , C. Lotti e associati; (solo per il servizio VAS – VIA della Regione Sicilia); 2) Studio di fattibilità a suo tempo realizzato sempre dalla R.T.I. , C. Lotti e associati; (solo per il servizio VAS – VIA della Regione Sicilia); 3) Le delibere del Consiglio Comunale di Lipari n°105 del 12/12/2010 e n°002 del 17/01/2011; 4) Copertina del libro PROJET EOLIEN le thermalisme di Vulcano et Lipari”con allegata planimetria, tratta dal libro stesso che evidenzia le capacità termali dell’area di Canneto-dentro; (solo per il servizio VAS VIA della Regione Sicilia); Distinti saluti. Associazione Per Canneto” Il Presidente Antonino Giardina Unitamente a noi si sottoscrive il Rappresentante del Comitato delle località di Serra e Pirrera Miracula Anna Maria

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/16/2011

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