Eolie, elicotteri ed eliporti si

Eolie, elicotteri ed eliporti si Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo: Collegamenti eliportuali alle Eolie. Leggo di ripetute sollecitazioni giunte ad una associazione ambientalista, mirate all’ottenimento del divieto di sorvolo sulle isole Eolie. Nel blog di quest’associazione , alla voce Chi Siamo, si legge: [Il Gruppo d’Intervento Giuridico è un’associazione ecologista sorta a Cagliari nel giugno 1992 e opera in via autonoma, su segnalazione di associazioni, comitati, singoli cittadini. La nostra attività è peculiarmente improntata all’ utilizzo dello “strumento diritto” per difendere il territorio e le sue valenze ambientali, naturalistiche, paesaggistiche, archeologiche, storiche e culturali dagli attentati che quotidianamente vengono portati avanti da speculatori, inquinatori e, purtroppo, da amministratori pubblici insensibili, poco accorti o, addirittura, conniventi ]. http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it Con buona pace degli ambientalisti e dei provocatori, quando si esagera si esagera! Le isole Eolie sono un territorio peculiare per geografia e vulcanismo; data la precarietà dei collegamenti marittimi, che non hanno colto negli ultimi decenni occasioni di sviluppo , gli elicotteri rappresentano oggi il mezzo preferenziale per: il servizio di pronto soccorso del 118, per il monitoraggio dei vulcani, per il trasferimento di concittadini e visitatori, in caso di condizioni marine avverse, e perché no, per godere le Eolie in una bella giornata estiva da un’altra prospettiva. Lo sviluppo eliportuale sembra la soluzione più idonea ed immediata ,in grado di rispondere anche se parzialmente alle esigenze di collegamento, ed in pieno a quelle sanitarie, di monitoraggio e sorveglianza del territorio. Anzi è auspicabile lo sviluppo di una rete eliportuale vera e propria e l’urgentemente individuazione di un’area di rifornimento, perché no, da realizzare sulla maggiore isola eoliana o a limite dove non arrechi disturbo a certi uccelli sensibili. Gli “effetti collaterali” sull’ambiente appaiono trascurabili, almeno rispetto a quelli provocati dalle megastrutture mal proposte, quali: il mega-porto privato di Lipari che cementificherebbe la baia arrecando un rilevante inquinamento marino, un aeroporto sull’isola (piuttosto che sulla vicina costa nord-sicilana), ma anche rispetto ad altra tipologia di opere come il depuratore, che ricordiamo sta per sorgere a contatto con le aree artigianali, residenziali e balneari di Canneto; altro che uccelli! Che la magistratura sia interpellata per quest’ordine di problemi, nell’interesse della collettività. Questa vicenda ha più che altro il sapore di una provocazione, di pessimo gusto. Personalmente sono a favore dell’instaurazione di aree protette, di riserve, marine e terrestri, ma non in questi termini.

, a cura di Peppe Paino