Punto Nascita,chiesto l'intervento della Provincia

Gazzetta del Sud MILAZZO- Un consiglio provinciale urgente per assumere una posizione unanime a sostegno della protesta degli abitanti delle Eolie contro la soppressione del punto nascita dell'ospedale di Lipari. A richiederlo con un ordine del giorno congiunto, il consigliere Massimiliano Branca (Pdl) ed il capogruppo dell'Udc, Matteo Francilia, i quali evidenziano come la decisione assunta dalla Regione rischia di determinare un ulteriore isolamento dell'arcipelago eoliano. «È assurdo quanto previsto nel decreto dell'assessorato regionale alla Sanità che si trova già sul tavolo del commissario dell'Asp 5, Francesco Poli – scrivono i due consiglieri – . I due ginecologi ora in servizio potranno infatti garantire solo l'assistenza primaria alle gestanti, che per partorire saranno trasferite a Milazzo o Messina. Lo si dovrà fare via aliscafo, in circa 45 minuti, o via elicottero in tempi più lunghi. E se ci sono mare o vento forti, cosa accadrà? Nell'ospedale di Lipari si passerà dall'attuale punto nascita al "percorso nascita. Un provvedimento che la Regione motiva con la necessità di operare dei "tagli", ma così si mette a rischio la salute dei cittadini». Ogni anno sono circa un centinaio le nascite registrate nelle isole Eolie, e finora avvenivano tutte all'ospedale di Lipari, cui fanno riferimento anche le altre isole di Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e Vulcano, per una popolazione complessiva di 11mila abitanti». I due consiglieri rilevano ancora che «nella migliore delle ipotesi, da Lipari a Milazzo via mare ci vogliono 45 minuti, ma i tempi si allungano se si utilizza un elicottero, che va chiamato attraverso il 118. In questo caso, tra l'attesa del velivolo e il trasporto, ci si possono impiegare anche due ore. Un tempo sicuramente "a rischio" per una donna che sta per partorire. Rischio che aumenta proprio in caso di avverse condizioni meteo». Da ultimo, Branca e Francilia sottolineano anche i costi che andranno ad incidere sulle famiglie per «i forzati trasferimenti sulla terraferma per far nascere il proprio figlio. Pertanto riteniamo opportuno che il problema della chiusura del punto nascita a Lipari debba essere risolto con una presa di posizione determinata e unanime. (g.p.)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/12/2012

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