Tintoretto

Tintoretto Una meravigliosa mostra dedicata al Tintoretto (1519-1594) nelle Scuderie del Quirinale si inquadra nell’ampio programma di rivisitazione degli artisti che hanno reso unica e grandiosa la storia artistica del nostro paese: da Botticelli ad Antonello da Messina, da Bellini a Caravaggio, da Lorenzo Lotto a Filippino Lippi. La mostra si concentra sui tre temi principali della pittura di Tintoretto: quello religioso, quello mitologico e quella ritrattistica. Un'esposizione rigorosamente monografica, dunque, suddivisa in sezioni di poche opere scelte e capolavori indiscussi, che si apre e conclude presentando i due autoritratti. In competizione con Tiziano, anche i suoi contemporanei gli riconobbero un "perfettissimo giudizio nei ritratti" e dalle maggiori collezioni internazionali ne sono arrivati a Roma fra i più famosi. In mostra anche lo spettacolare Miracolo dello schiavo dipinto nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco, opera che lo impone prepotentemente come uno dei protagonisti della scena veneziana, per concludersi con la Deposizione al sepolcro del Monastero di San Giorgio Maggiore, forse l'ultima opera in cui è possibile riconoscere la mano del maestro. Nel percorso espositivo tante sono le opere celebrate e famose: da quella che viene considerata una delle sue prime riconosciute, Gesù tra i dottori a celebri capolavori come la Madonna dei Tesorieri e il Trafugamento del corpo di San Marco. Accanto alle grandi opere di impatto drammatico cariche di tensione, si presentano al visitatore le opere di soggetto storico o mitologico, di grande intensità emotiva come, per esempio, due dei quattordici ottagoni, raffiguranti Apollo e Dafne e Deucalione e Pirra, realizzati per il soffitto di Casa Pisani, o la splendida Susanna fra i vecchioni in prestito da Vienna. Grande novità della mostra è poi rappresentata dal commento, sotto forma di testi di sala, di Melania Mazzucco, la scrittrice che ha dedicato a Tintoretto e allo studio del suo ambiente numerosi romanzi e pagine indimenticabili. Il suo racconto accompagna, infatti, il visitatore passo dopo passo, sala dopo sala. Una mostra volutamente raccolta, dunque, di circa quaranta dipinti (cui si affianca una sezione dedicata all'ambiente artistico contemporaneo al maestro veneziano) tutti di altissima qualità, provenienti da musei e collezioni internazionali, capaci di fornire al grande pubblico un approccio sintetico e significativo al percorso artistico di Jacopo Tintoretto. Quel “praticon di man” come ebbe a definirlo una volta per sempre il critico d'arte suo conterraneo Boschin “ma senza per nulla intendere diminuirlo”, come sottolineava a sua volta il grande Longhi, che lo descriveva come “di natura geniale, grande inventore di favole drammatiche da svolgersi entro coreografie di luci ed ombre vibranti..... Uno spettacolo continuo.” Fino al 10 giugno alle Scuderie del Quirinale.

a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 2/24/2012

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