Nasce il Partito Della Scheda Bianca

Nasce il Partito Della Scheda Bianca Santa Marina Salina- Lo "partorisce" il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo con l'aiuto degli altre tre primi cittadini tra la stessa Salina e Lipari. È nato ieri alle Eolie il Pdsb, acronimo che indica il "Partito della scheda bianca". Questo nuovo soggetto politico è già pronto a fare il suo esordio per le prossime consultazioni Provinciali con gli stessi sindaci, Massimo Lo Schiavo per Santa Marina, Antonio Podetti per Leni, Salvatore Longhitano per Malfa e, ovviamente, Mariano Bruno per Lipari e per tutte le isole minori della Sicilia, da presidente regionale dell'Ancim, pronti a scendere nelle piazze per invitare i cittadini a disertare le urne. E, probabilmente, come annunciato anche dal sindaco di Leni, Antonio Podetti, a chiedere un contradditorio o un pubblico dibattito con i candidati alla Presidenza di Palazzo dei Leoni. Ente, negli ultimi anni distante anni luce dai problemi eoliani. Il partito della scheda bianca che gode anche del sostegno degli albergatori eoliani, intende lottare contro la disastrosa situazione abbattutasi in breve tempo sulle Eolie. «Dal taglio di ben 20 milioni di euro all'Ancim per cui le nostre isole dovranno rinunciare ad opere e iniziative di vario genere – afferma Massimo Lo Schiavo – al taglio delle risorse destinate al costituendo Parco delle Isole Eolie e delle linee aliscafi e navi da e per le Eolie. Chi tutelerà la perdita di posti di lavoro per le risultanze della gara d'appalto sui trasporti marittimi integrativi? – chiede e si chiede il giovane sindaco di Salina – come si eviteranno danni alla già fragile economia eoliana? Non si ode – ha continuato – alcuna voce a difesa di un patrimonio dell'umanità oggi segnato da tante difficoltà. Cosa assai più assurda, la totale mancanza di rappresentanti della nostra Provincia nelle ormai delineate cariche assessoriali nella giunta regionale siciliana. A cosa sono servite – ha concluso Lo Schiavo – le migliaia di voti destinati a validi soggetti oggi non nominati nei ruoli regionali e come possono le varie espressioni politiche accettare la totale assenza della deputazione messinese?».

, a cura di Peppe Paino