Riceviamo da Bartolo Pavone e pubblichiamo:
Carissimo Direttore,
dopo aver letto la nota e la preoccupazione manifestata dal dott. Saverio Merlino e da altri illustri personaggi eoliani, in merito ai vari tagli in alcuni servizi fondamentali per le nostre famiglie ritengo doveroso lanciare questo messaggio ai sindaci dei quattro Comuni eoliani, assessori compresi, al fine di poter offrire iniziative utili per la definitiva risoluzione di quanto sta accadendo nel nostro territorio in termine di servizi necessari e essenziali per la nostra comunità.
Tutti noi sappiamo che se non si interviene direttamente alla fonte possiamo fare tutti i proclami di questo mondo ma continueremo ad avere sempre di più problemi consistenti. Certo non è facile!
Abbiamo visto che, nonostante i vari interventi fatti e discussi anche con il Presidente della Repubblica, (lo stesso ha firmato il decreto di chiusura del Tribunale di Lipari)non è cambiato nulla in positivo.
Sappiamo tutti che altri personaggi della nostra politica nazionale e regionale che durante il periodo estivo ci onorano della loro presenza e che conoscono bene la situazione delle difficoltà delle nostre isole eppure, anche loro, hanno mostrato di essere impotenti a far riconoscere alle nostre isole dei diritti vitali e riconosciuti dalla nostra Costituzione.
Tutto questo vuol dire che siamo arrivati alla frutta! Ha ragione il mio caro presidente del movimemto autonomo dell'art 1 il dott. Alessandro la Cava, quando ci ricorda che attarverso una sana programmazione si possono ottenere grandi risultati. Ma per far questo bisogna essere altamente professionali ,amare la propria comunità ,lavorare senza guardare in faccia nessuno ,senza tenere conto dei colori politici, puntare sulle meritocrazie dei vari soggetti. Alcuni servizi fondamentali per la nostra comunità isolana sono a rischio e sono sotto gli occhi di tutti. Scuola,Sanità,Giustizia,ecc.... stanno subendo continui attacchi in termini di tagli, di disservizi.
Carissimi,occorre, intervenire direttamente al cuore e alla fonte. Bisogna entro la fine del 2012,convocare presso il Comune più grande i Ministri dei comparti sopraindicati e aprire con loro tavoli istituzionali separati per singola materia e lavorare fino alla risoluzione definitiva del problema.
Dobbiamo far capire al Governo nazionale e regionale che il mancato riconoscimento dei servizi fondamentali per affrontare una serena vita comunitaria in zone insulari non possono essere parogonati a quelli su terraferma. E che dire del menefreghismo da parte delle istituzioni nazionali e regionali che pur avendo la possibilità di utilizzare le deroghe previste per le zone disagiate non riescono a farle applicare. Desidero ricordare che queste deroghe particolari per le zone considerate a rischio come le piccole isole e le zone montane vanno applicate senza nessun impedimento.
Tutto questo, purtroppo, non trova riscontro nella nostra realtà. Le isole e zone montane vengono considerate uguali a zone non disagiate.
Allora, mi chiedo: perchè si continua a non rispettare tale deroghe ? Perchè abbiamo difficoltà ad organizzare tavoli istituzionali con questi illustri personaggi? Per quanto riguarda la questione scuola,vi posso garantire che il Ministro della Pubblica Istruzione Profumo si è reso disponibile a sedersi ad una tavolo per studiare insieme ai sindaci,assessori,sindacati, criteri e modalità fattibili per garantire una scuola di qualità anche nelle nostre isole. Perchè non lo convochiamo?
Assessori dei quattro comuni, vi comunico che, alla luce del nuovo piano di dimensionamento previsto entro il 31/12/2012 nel nostro territorio potrebbero esserci dei cambiamenti istituzionali per i nostri Comprensivi. Ne vogliamo parlare,direttamente,con il Ministro Profumo? Idem per le altre categorie.
Cordialmente, prof. Bartolo Pavone.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/13/2012
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