Randagismo, i turisti scappano !

Lipari- "Se entro 48 ore non si risolverà il problema del randagismo canino a Calandra adirò alle vie legali nei confronti dei responsabili della gravissima inerzia amministrativa, per il risarcimento dei danni economici e di immagine già quantificabili e dimostrabili. Decine di clienti hanno interrotto la permanenza nella mia struttura turistica, alcuni abbandonando l'isola in preda alla collera e al disgusto per essere venuti in vacanza alle Eolie". Questo l'avviso, non di un operatore turistico come un altro, ma dell'amministratore delegato dell'Ato delle Eolie, Mimmo Fonti, che dopo varie segnalazioni a vuoto, ha portato nuovamente a conoscenza della situazione oltre che il sindaco Mariano Bruno, il dirigente Domenico Russo, il comandante f.f. dei Vigili urbani Giacomo Marino e il Procuratore capo di Barcellona , Rocco Sisci. Fonti , titolare del residence " La Villetta", che com'è noto, è stato anche assessore all'Ambiente nella precedente legislatura del sindaco Mariano Bruno, ha evidenziato che i randagi si ritrovano nella zona del parcheggio, ex blocchiera Cassarà, nella collinetta confinante e in tutto il torrente Calandra. E ha fatto presente che la situazione si aggrava con il passare dei giorni, in quanto la muta dei cani che girovaga nella zona in cerca di cibo, "esercita un'impressionante richiamo sugli altri randagi anche per la presenza di alcune cagne in calore. L'incolumità pubblica - ha osservato- è in serio pericolo, come la quiete pubblica e le condizioni igienico sanitarie". Sulla questione il sindaco Mariano Bruno ha dichiarato che si riprenderà al più presto il servizio di accalappiamento " ora che anche le associazioni animaliste, visti i disagi, sono d'accordo". " Ma il servizio - ha annunciato il primo cittadino- dovrà essere svolto capillarmente e con la massima professionalità a tutela dell'incolumità di turisti e residenti"

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/24/2007