Costretto a rivolgersi a Gdf per pagare le tasse

Vulcano- Il dott. Pietro Bonarrigo è l'unico farmacista dell'isola. Di conseguenza, è costretto ad essere sempre presente, oltre ad essere reperibile nei giorni festivi. Eppure, secondo quanto denunciato alla Guardia di Finanza di Milazzo, da diverso tempo, non riceve più cartelle di pagamento da parte dell'ufficio della Serit di Lipari. Gli arrivano solo raccomandate r.r. da parte dell'Agente della Riscossione, con le quali, la Serit Sicilia S.p.A. comunica che le stesse cartelle sono depositate alla casa comunale di Vulcano, per l'irreperibilità riscontrata dal notificatore dell'atto. " Falsa attestazione", ha scritto il dott. Bonarrigo, che tra l'altro deve recarsi al comune di Lipari, o delegare chi per esso, a prelevare le cartelle. " Sono l'unico farmacista dell'isola. E il deposito alla casa comunale dei tributi da pagare comporta oltre alle difficoltà per il ritiro, un aggravio economico non indifferente perchè la cifra dell'imposta è gravata da mora e spese". Il farmacista di Vulcano ha anche fatto presente alla Guardia di Finanza, " di essere stato costretto, più volte, a ritirare le cartelle, sempre presso il comune di Lipari". Altro che Vulcano. "Cartelle che dopo successivi controlli risultavano, addirittura, pagate da diversi mesi". La considerazione a questo punto è lecita. Se non si trova il farmacista che è un punto di riferimento, figurarsi i cittadini. E la domanda sorge spontanea. C'è qualcosa che non va nel servizio di riscossione dei tributi locali, gestito dalla Serit Sicilia, nel comune di Lipari? La risposta è che l'ufficio di piazza Mazzini dell'Agente della Riscossione è, da tempo, senza messi notificatori. Se si considera che al Comune di Lipari si trovano depositati molti atti di pagamento, non saldati, sempre per accertata irreperibilità degli intestatari residenti in tutte le isole, sorge un sospetto. Chi verifica la reperibilità al domicilio? E soprattutto, senza averla verificata, è legittimo trasferire le cartelle al comune?

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/4/2007