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Domani a Roma è in programma un incontro fra i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture, enti locali e Fintecna per analizzare una bozza dell’accordo di programma relativo alla privatizzazione di Tirrenia. Intanto trapelano critiche e preoccupazioni da parte di FSL, la Federazione dei movimenti sicilianisti, in quanto sembra che lo Stato stia ipotizzando di cedere il naviglio Siremar alla Regione continuando ad avere il controllo della compagnia. In questo caso la Regione Siciliana dovrebbe accollarsi oltre al vetusto naviglio anche i debiti dell’attuale Siremar che sono superiori come ammontare al valore della stessa società. Secondo la neonata federazione dei movimenti autonomistici della Sicilia, la Regione dovrebbe può acquisire la Siremar spoglia di “passività” e quindi di debiti, a condizione che ne assuma la responsabilità senza “angeli custodi” nazionali che gestisca i contratti con la nuova società, che lo Stato si assuma l’onere dei finanziamenti per il rinnovo del naviglio e che si preveda il mantenimento dei posti di lavoro. Solo così l’ente Regione si potrà assumere la responsabilità amministrativa e gestionale per garantire i collegamenti con le Isole minori della Sicilia. FLS si dice solidale col governatore Raffaele Lombardo, nella sua battaglia per evitare imbrogli nell’affaire Tirrenia. L’inquilino di Palazzo d’Orleans ha chiarito che si siederà al tavolo delle trattative solo a condizioni che si discuta tutto l’iter del passaggio della Siremar alla Regione, senza prevaricazioni e imposizioni.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/7/2009
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