Pd Sicilia, Lupo o Lumia

Pd Sicilia, Lupo o Lumia Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Oggi il Pd elegge il proprio segretario regionale. E la scelta dei 180 delegati all'assemblea regionale del partito sembra destinata a condizionare la prosecuzione della legislatura. In pole position, avendo ottenuto alle primarie del 25 ottobre il 40% dei voti, vi è l'ex segretario della Cisl palermitana, il deputato Giuseppe Lupo, in rappresentanza della mozione Franceschini. Dovrebbero votare per lui, oltre ai 71 delegati della sua lista, i 55 o parte di quelli eletti con la lista guidata da Bernardo Mattarella, ex Margherita, che pur essendosi candidato alla segreteria regionale in rappresentanza della mozione Bersani, subito dopo gli scrutini, preso atto della sconfitta, si è incontrato con Lupo, impegnandosi a sostenerlo nel ballottaggio. In corsa, in alternativa alla candidatura Lupo, però, c'è l'ex presidente della commissione nazionale Antimafia, il senatore Beppe Lumia, che di delegati ne ha ottenuti 56 ed è, anche lui, su scala nazionale, collegato alla mozione Bersani. Lumia, nella campagna precedente le primarie del 25 ottobre, è stato sostenuto da ben 13 parlamentari del Pd all'Ars e spera di ottenere oggi anche i voti di quanti, quindici giorni fa, pur avendo votato per Mattarella, si richiamano alla mozione Bersani piuttosto che a quella di Franceschini. A Lupo, per essere eletto, mancano 20 voti, mentre a Lumia ne mancano 35. Per cui, salvo sorprese dell'ultima ora, Giuseppe Lupo dovrebbe essere oggi proclamato segretario regionale del Pd, in sostituzione dell'uscente Francantonio Genovese, che ne ha sostenuto la candidatura. Favorevoli alla sua elezione, ieri, si sono dichiarati anche taluni rappresentanti della mozione Marino che, avendo ottenuto solo l'8,5 per cento dei voti non fanno parte dell'assemblea regionale del Pd. Prima di tirare le somme, a prescindere dal responso delle urne, c'è, però, da ricordare che alle primarie per l'elezione del segretario nazionale, Bersani ha ottenuto l'11 per cento dei voti in meno, rispetto a quelli delle due liste che su scala regionale a lui si richiamavano. E, tradotto in delegati, quell'11 per cento è pari a 20 seggi dell'assemblea regionale del Pd. Teoricamente, pertanto, basterebbe qualche piccolo spostamento per spostare l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Motivo per cui l'ex vice presidente dell'Ars e attuale presidente dell'Antimafia Lillo Speziale, alla vigilia del ballottaggio si è rivolto a Lupo, invitandolo «a farsi carico della responsabilità di rispondere positivamente alla domanda che viene dal popolo delle primarie e cioè quella di un partito unito e governato unitariamente senza ipotesi di "conventio ad escludendum". «E singolare - ha sibillinamente replicato il vicesegretario uscente Tonino Russo, che nel nuovo organigramma dovrebbe essere sostituito da Bernardo Mattarella - che a poche ore dall'elezione del nuovo segretario del Pd siciliano, si faccia appello all'unità. Meglio tardi che mai. Spero che comunque si abbia la consapevolezza che il dialogo è fatto di passaggi concreti che semplificano e favoriscono il percorso. In quest'ottica sarebbe esempio di buona volontà rimettere i mandati di rappresentanza istituzionale o gli incarichi che si hanno, per nome e per conto del partito, in sede istituzionale e che non sono proprietà privata».

, a cura di Peppe Paino