La Pumex può ridare il lavoro

La Pumex può ridare il lavoro Lipari- “La Pumex aveva condiviso la scelta del Comune di Lipari, sostenuta dalla Regione Siciliana di inserire le Eolie nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità. Tale condivisione era però inserita in un contesto propositivo di riconversione dell’intera area industriale da destinare ad attivita turistico ricettive e servizi al turismo. Proposta che fu accolta favorevolmente dall’Unesco; successive nuove situazioni a livello regionale portarono a cambiamenti di linea che non hanno prodotto il bene pubblico ne partecipato ad una promozione dello sviluppo e della crescita socio-economica delle Eolie, il cui stato di malessere è sotto gli occhi di tutti”. Questo un passaggio delle lettera inviata dal dott. Enzo D’Ambra, presidente della società in liquidazione, all’assessore regionale Lino Leanza, alla vigilia dell’incontro con gli ex lavoratori che da due anni attendono una ricollocazione definitiva. D’Ambra ha ricordato che la Regione non ha ancor oggi approvato il progetto di messa in sicurezza dell’area di cava presentato dall’azienda già da diversi anni e lo scorso ottobre, riproposto aggiornato. Regione che solo a febbraio ha restituito lo stesso progetto all’azienda con la motivazione che deve prima essere approvato dal Comune di Lipari. “ La Pumex – ha sottolineato D’Ambra- pur senza averne l’obbligo ha comunque ritenuto di prendere in considerazione la realizzazione del recupero ambientale presentando un progetto nel più ampio contesto. Con l’approvazione del progetto di messa in sicurezza – ha ancora ricordato il presidente della Pumex- l’azienda aveva assunto l’impegno dichiarato e comunicato per iscritto a tutte le autorità interessate , che avrebbe riassunto dipendenti della stessa , riducendo con economia di risorse per la stessa Regione da eventualmente destinare ad altri più sfortunati lavoratori l’onere di assistenza pubblica”. Nella lettera all’assessore Lino Leanza è stato ovviamente rimarcato che “il costo della messa in sicurezza sarebbe avvenuto a carico dell’azienda , che lo avrebbe sostenuto lavorando e commercializzando i volumi in esubero , rispetto a quelli necessari per la realizzazione del progetto di sistemazione in sicurezza dell’area ( con benefici anche per il Comune di Lipari grazie alla cosidetta “Tassa pomice” “. D’Ambra ha concluso la sua lettera evidenziando di non aver compreso , come tanti suoi ex dipendenti e tanta gente che ha a cuore le sorti delle Eolie ciò che è avvenuto né quanto tutt’oggi sta avvenendo nei confronti della Pumex e più in generale nei confronti del territorio e della gente di Lipari.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/16/2010

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