Leni, il Ministero vuol vederci chiaro

Leni, il Ministero vuol vederci chiaro Leni- Che fine hanno fatto i lavori portuali da realizzarsi nel caratteristico borgo marinaro di Rinella di Leni finanziati dalla Regione con tre milioni e mezzo di euro, nell'àmbito delle opere di messa in sicurezza di tutti i porti eoliani ? Il Comune ha firmato, a metà febbraio, con la ditta "Cidonio Spa" di Civitavecchia – che si è aggiudicata l'appalto delle opere di adeguamento del molo foraneo e del consolidamento della banchina di riva – il relativo contratto. Ma ancora non si vedono nè pontoni nè cassoni. Questo perché il ministero dell'Ambiente e l'assessorato regionale al Territorio e ambiente, dopo le segnalazioni anche del "Wwf", vogliono vederci chiaro. Ma cos'é accaduto? L'associazione "Salina 2000", presieduta dall'avvocato Nino Chiovari, ha segnalato lo scorso ottobre al ministero dell'Ambiente e all'assessorato regionale, al Dipartimento della Protezione civile, alla Soprintendenza di Messina e alla Capitaneria di Porto di Milazzo che «il progetto che dovrebbe avere come obiettivo la messa in sicurezza del porto, in realtà prevede il prolungamento del molo foraneo per oltre quaranta metri con cassoni di cemento vuoti all'interno e privi di frangiflutti per consentire al moto ondoso di alimentare una turbina per la produzione di energia elettrica». In sostanza, ha denunciato l'associazione, non si tratterebbe della messa in sicurezza del porto di Rinella – opere per le quali il sindaco di Lipari Mariano Bruno, nella qualità di ex commissario delegato per l'emergenza nelle Eolie ha dato l'ok alla "Via" – ma del completamento del porto commerciale con il prolungamento del molo foraneo. Per il presidente di "Salina 2000" di conseguenza, non ricorrendo la situazione di emergenza urgente, bene avrebbe fatto il sindaco di Leni, Antonio Podetti, «ad adottare per i lavori di prolungamento del molo foraneo la procedura ordinaria, proponendo al ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio la regolare e specifica istanza di valutazione di impatto ambientale». A distanza di diversi mesi da questa segnalazione, oggi l'associazione informa attraverso alcuni volantini e con lettere inviate ai cittadini e ai consiglieri comunali, che se la procedura per l'approvazione dei lavori del porto non è ancora definita, «non essendo stato completato il percorso indicato dalla legge vigente» non è certamente per colpa sua. Per il sindaco Podetti quello dell'associazione è un atteggiamento incomprensibile. «Ma come – afferma il primo cittadino di Leni – prima scrivono che non si tratta di opere di messa in sicurezza ma di prolungamento. Poi si dichiarano favorevoli allo stesso prolungamento del molo allegando addirittura schema di progettazione redatto dall' ing. Giancarlo Bussetti al quale l'amministrazione ha pagato un viaggio di andata e ritorno da e per Genova per una conferenza a Rinella nella quale lo stesso Bussetti ha affermato che il prolungamento del porto non avrebbe avuto nessun impatto negativo per l'intera baia. Va pure aggiunto – continua Podetti – che lo stesso ministero dell'Ambiente, il 27 luglio 2006, ha confermato la regolarità della procedura adottata per le opere in questione. Se qualcuno – ha concluso – intende imbalsamare Rinella è meglio che lo dica apertamente».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/14/2008

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